sabato 28 gennaio 2012

Il libro che sto leggendo

può essere felici in 445 metri?

Il esclusiva su Famiglia Cristiana il brano clou di un libro che è stato un caso in Spagna: scoperto che trascorre la vita in quella superficie, il protagonista deciderà una svolta.

21/12/2011
Arriva il momento in cui non ce la fai più. Non è necessario che eventi traumatici attraversino il tuo cammino, né devi essere una persona trasgressiva e ribelle, perché accada. Accade semplicmente perché ti rendi conto che tutto quello che hai - lavoro, famiglia, amici, parenti, casa... - hanno perso sapore, come un frutto rimasto troppo a lungo staccato dall'albero. Allora l'insoddisfazione ti diventa compagna fissa, un sottile ma acuto malessere si impossessa dei tuoi pensieri e delle tue azioni. La situazione diventa insostenibile quasi senza tu te ne accorga.

Uscirà all'inizio dell'anno prossimo un romanzo che parla di tutto in questo, in maniera profonda eppure lieve. Con una trovata geniale: il protagonista prende coscienza del punto morto in cui è piombata la sua vita misurando le superfici in cui consuma i suoi giorni. Tra casa propria, quella dei genitori e ufficio, e poco altro, passa quell'arco di tempo che chiamiamo vita. Ma come si può contenere la storia di una persona in così pochi metri quadri? La felicità si può chiudere in uno spazio definito e limitato? O è proprio questa ristrettezza di orizzonti a condannare alla morte i nostri sogni?

Famiglia Cristiana presenta in esclusiva ai suoi lettori il brano clou in cui il protagonista di Ricomincio da te, il romanzo di Eloy Moreno che uscirà a gennaio per Corbaccio, carta e penna alla mano, misura la sua "superficie di vita". Un brano, come vedrete, di forte impatto. Sul libro, per il momento, non diremo di più, se non che è stato un incredibile caso editoriale in Spagna grazie a un tenace passaparola via Internet fra i lettori, che ne hanno colto il valore e la forza prima degli editori (che poi sono arrivati, come avremo modo di vedrete...).

Intanto godetevi il brano di Ricomincio da te di Eloy Moreno.

«Quella mattina non ci parlammo, non ce ne fu bisogno. Ognuno si dedicò alle sue cose: lei fece colazione, io feci colazione, vestimmo Carlitos, io lo portai via e lei rimase lì. Detti un colpo alla porta e capii che mi lasciavo alle spalle i resti di una relazione che un tempo ci era appartenuta. Il capo quel giorno non mi disturbò, ma neanche così riuscii a lavorare. Presi un foglio e calcolai; calcolai la mia vita in distanze, in luoghi, in superfici... Scrissi.  

SUPERFICI DI VITA
Casa: 89 m2
Ascensore: 3 m2
Garage: il nostro è accanto all’ascensore, 8 m2
Azienda: ufficio open space, circa 80 m2
Ristorante: 50 m2
Bar: 30 m2
Casa dei genitori di Rebe: 90 m2
Casa dei miei genitori: 95 m2
Totale: 445 m2  

Totale: 445. In 445 metri quadrati trascorrevo il 95 per cento della vita. Cercai su Internet la superficie totale della Terra. Fu veloce: 510.065.284,702 km2. A quasi quarant’anni, vivevo, esistevo e mi muovevo in 445 m2. Valeva la pena continuare?».
 
Dal romanzo di Eloy Moreno Ricomincio da te (in uscita da Corbaccio a gennaio).

venerdì 13 gennaio 2012

Uncinetto la passione di una vita:dall'età di 10 anni in poi................................

Il calcioatore di questa simpatica intervista è stato il primo amore platonico

Il valzer dell'abatino, l'altro derby di Rivera
Balla contro i lupi. È la sintesi di questa seconda avvincente, quanto turbolenta, giovinezza mediatica che a 68 anni sta vivendo Gianni Rivera. L’ex n. 10 del Milan, nonché primo Pallone d’oro italiano (nel 1969), è in assoluto il protagonista più chiacchierato dell’ultima edizione del programma di Rai1 Ballando con le stelle. Nella balera nazionalpopolare di Milly Carlucci, si muove con passo cadenzato, ma con lo stesso stile e mestiere con cui, anche di spalle, serviva assist al bacio per il galoppante Pierino Prati. Chi del pallone non s’intende, apprezza il personaggio danzante, mentre i riveriani di ferro non gliela stanno facendo passare liscia.
Alcuni suoi tifosi, anche giornalisti, le rimproverano di comportarsi come un “Vieri qualunque”...
«Beh penso che sia un giudizio estremamente severo. Specie nei confronti di Bobo Vieri che è stato un grande calciatore e ora anche un ottimo compagno in questa avventura televisiva. A volte ho l’impressione che chi scrive pensi di essere il Verbo, mentre invece a quello che ne so io l’unico Verbo che si è incarnato ed è morto per tutti noi in croce, è vissuto e ha operato su questa terra duemila anni fa».
Ammetterà che vederla ballare in tv è spiazzante quanto un rigore calciato da Rivera.
«A chi è giovane o a quelli più anziani dalla memoria corta, allora ricordo che sono stato il primo calciatore che ancora in carriera conduceva una trasmissione televisiva: si chiamava “Caccia al 13” e andava in onda su Telemilano. Parlavo di calcio con scrittori e giornalisti come Beppe Viola. Invitavo perfino gli arbitri: ebbi l’occasione di avere in studio Concetto Lo Bello senza doverci litigare...».
Qui ora sta facendo litigare i suoi fans da stadio che gli rinfacciano di aver incassato 400mila euro per ballare.
«La cifra non è quella e se vogliamo dirla tutta mi sono anche ridotto il compenso. Qua ci vuole che ci mettiamo d’accordo: se domattina facciamo una legge e tutti e sottolineo tutti, decidiamo che si può cominciare a vivere senza soldi, ripristinando anche il baratto, io sono il primo a sottoscriverla, ma vivo in un mondo in cui ci sono delle leggi di mercato e io mi limito a rispettarle. E poi <+corsivo>Ballando<+tondo>vive interamente di sponsor ed è una risorsa per tutta la Rai».
Parla quasi come Fiorello, dobbiamo abituarci a un Rivera futuro uomo-Tv?
«Fino ad aprile di sicuro, poi si vedrà. La Tv è un mezzo importante che va usato, il pericolo è quando la Tv ti usa e questo ad esempio è un rischio che corre spesso il calcio».
Lei è il presidente della Figc Giovanile e Scolastica, imbarazzato che i bambini la guardino in Tv?
«I bambini sono molto più spontanei e non fanno i pensieri contorti degli adulti. E poi scusate, ma se uno diventa un mito stando per anni tutte le domeniche in “mutande” dinanzi a 80mila persone, una volta che indossa uno smoking e balla allora di colpo è un buffone? L’essermi rivestito lo considero un atto di gran lunga migliorativo».
Dirigere una Federazione calcistica e ballare però non sarà mica la stessa cosa?
«Io il presidente della Figc Giovanile e Scolastica continuo a farlo a tempo pieno e a titolo gratuito, che si sappia. Il ballo poi è eleganza e penso che gente come me, Schiaffino e tanti altri campioni di ieri e di oggi hanno sempre messo l’eleganza al servizio del calcio. Trovo poco elegante invece chi si scandalizza se adesso parlo di Fred Astaire o Gene Kelly. E poi la danza è comunque uno sport con tanto di federazione, peccato che è continuamente commissariata...».
Anche il calcio ha i suoi belli scandali e quanto al settore giovanile professionistico c’è la questione che i figli degli stranieri non sono ancora parificati.
«Sono leggi che vanno cambiate e spero che ci riusciremo presto. Il mio sogno è vedere un domani squadre con 11 Balotelli: figli di stranieri certo, ma nati e cresciuti in Italia».
Ragionamenti da presidente di calcio illuminato, ma non le sarebbe piaciuto rimanere al vertice del Milan?
«È tardi, ho lasciato quel ruolo (vicepresidente, ndr) nell’86. Dopo aver affrontato una serie di pesanti crisi finanziarie, auspicavo che se un giorno fosse arrivata una proprietà che ci metteva i soldi veri, io sarei stato disposto a farmi da parte. È arrivato Berlusconi e come promesso ho tolto subito il disturbo».
Via dal Milan, ma l’amore per la squadra è rimasto...
«L’amore è un sentimento che riservo per mia moglie Laura, per una squadra di calcio mi limito alla forte simpatia. Il rossonero è un colore che porto dentro di me e che non ho mai avuto bisogno di esibirlo, la gente sa quanto ho dato e quanto sono legato al Milan».
Siamo nella settimana del derby, vogliamo azzardare un pronostico?
«Innanzitutto mi fa piacere che giochino di domenica sera, chissà forse l’hanno fatto per me e per non andare in concorrenza con Ballando – sorride divertito – . Il Milan ha qualcosa in più, ma l’Inter dopo i tanti problemi della prima parte del campionato pare in ripresa e magari può anche vincerlo questo derby... Io spero tanto di no».
La corsa scudetto però ormai pare restringersi a Milan e Juve.
«Sembra un duello tra loro, ma l’Udinese è lì a due punti e non molla, magari chissà che non si compia la vecchia storia che tra le due litiganti la terza gode».
Ultimo giro di valzer: che cosa le direbbero vedendola ballare in tv Nereo Rocco e Gianni Brera?
«Rocco qualsiasi cosa pensasse me la diceva con un’ironia sferzante, ma sempre in chiave positiva, quindi vedendomi in pista potrebbe augurarmi: “Che vinca il migliore... Anzi, speremo de no!”. Brera magari aggiornerebbe l’Abatino, dandomi del Ballerino...».

Massimiliano Castellani
© riproduzione riservata

da qui le mie riflessioni sulla mia vita

mercoledì 11 gennaio 2012

letto oggi

VISTO CHE AI DISABILI SONO STATI DIMEZZATI I FONDI A LORO DISPOSIZIONE, MENTRE I NOSTRI CARI POLITICI NON SI TOLGONO UN FOTTUTO CENTESIMO DAL LORO "MISERO" STIPENDIO PER NON MANDARE L'ITALIA A PUTTANE, VORREI CHE LA GENTE CAPISSE CHE I BAMBINI DISABILI NON HANNO UNA MALATTIA, LA DISABILITÀ E' UNA CONDIZIONE. ESSI NON CERCANO CURE, MA ACCETTAZIONE E NEMMENO PIETÀ SOLO RISPETTO. IL 93% DELLE PERSONE NON COPIERÀ E INCOLLERÀ QUESTO NELLA SUA BACHECA. FARAI PARTE DEL 7% CHE LO FARÀ E LO LASCERÀ ALMENO UN GIORNO? FALLO IN FAVORE DI TUTTI I BAMBINI CON DISABILITÀ. IO L'HO FATTO. E NON INTENDO CANCELLARLO
· ·

giovedì 5 gennaio 2012

ma va!

Uno di Latina che è emerso perchè ha qualche cosa da dire

TIZIANO FERRO SUL 2/ Da Perdono a La differenza tra me e te, il cantante racconta carriera e vita affettiva

mercoledì 4 gennaio 2012
TIZIANO FERRO SUL 2/ Da Perdono a La differenza tra me e te, il cantante racconta carriera e vita affettiva Tiziano Ferro

TIZIANO FERRO SUL 2 - Tiziano Ferro è il primo artista italiano che con il proprio disco di esordio, "Rosso Relativo" ha venduto più dischi all'estero che in Italia.
Max Pezzali racconta di come Tiziano si fosse interessato alla sua canzone "Time Out" e si fosse messo subito a lavorare a delle melodie per accompagnarla.
Federico Moccia ricorda invece del brano "Ti scatterò una foto" che non era in fondo che il racconto della storia del suo libro poi trasformato nel film "Ho voglia di te". Anche Tiziano ricorda con molto piacere di quel suo essere stato parte di un vero e proprio movimento che si scatenò a partire da quel film e da quella canzone. Un movimento nato una volta tanto solo dall'amore e da nient'altro, e dunque una cosa bellissima.
Come non ricordare poi la sua interpretazione di "Arrivederci Roma"? In fondo, dice Tiziano, la verità è che egli ama un po' tutta a musica e non si sente di escludere alcun genere perché ritiene che quando si va a vedere un concerto o si ascolta un disco, qualche brano che può piacere c'è sempre.
La musica, dice lui, non è come una formula chimica, in cui se si sbaglia un dettaglio è finito tutto, ma è un qualcosa in cui è bello sperimentare ogni volta e creare qualcosa di nuovo. E' stato bello per Tiziano poter duettare con Mina in spagnolo o scrivere con i Linea 77. Si tratta di esperienze non solo belle ma anche particolarmente stimolanti, così come è stato poetico sentire un proprio pezzo cantato da Fiorella Mannoia ed esilarante girare un video insieme a Raffaella Carrà.
La produzione dei dischi sta crollando ma la fame di musica no, dunque la crisi riguarda esclusivamente il supporto. Bisogna dare cose nuove alla gente perché le persone abbiano anche la possibilità di incuriosirsi.
Il nuovo singolo "La differenza tra me e te" nasce da un'analisi profonda dei rapporti che Tiziano ha portato avanti nella vita, scoprendo che le persone a cui si sente più vicino sono proprio quelle più diverse da lui perchè una persona diversa da te, dice, è quella che ti sa spingere ad esplorare dei terreni per te normalmente sconosciuti e verso i quali non avresti mai il coraggio di spingerti.
Quando era più giovane gli piacevano gli Alphaville, di cui ha ancora i dischi, ma soprattutto Jovanotti, tanto che nel giorno di Carnevale si vestiva come lui e tutti i compagni lo prendevano in giro. Jovanotti dice che all'inizio era perplesso sul modo di cantare di Tiziano Ferro perchè lo vedeva molto forte e innovativo e non sapeva se sarebbe piaciuto.
Con Max Pezzali, Tiziano si conobbe un pomeriggio a Domenica In quando era appena uscito "Perdono" e il cantante di Latina era ai suoi primi passaggi televisivi. Max si era subito complimentato con lui perché per la prima volta aveva sentito in Ferro un'ondata di modernità pop nella musica italiana. Max ritiene che sia lui che Tiziano siano "figli" di Lorenzo Jovanotti, per il loro aver vissuto da fan l'epoca di Lorenzo che in fondo fu il primo a portare il rap alla conoscenza del grande pubblico italiano. Per Tiziano Jovanotti ha segnato tutte le epoche della sua vita, fin dal primo disco, che acquistò quando aveva sei anni. Ancora adesso che sono amici, Tiziano fa fatica a relazionarsi con lui perchè lo vede sempre come un idolo.

Oggi tiziano è un trentenne sereno che nel suo libro autobiografico ha raccontato alcuni dettagli della sua vita affettiva. A volte, dice lui, non accettando alcuni dettagli di sé stessi si conduce una guerra immotivata. A certi bisogni invece bisogna rispondere in maniera naturale e serena, mentre lui per molti anni ha sempre risposto con le canzoni, come se le canzoni servissero ad ovviare anche alla sua timidezza che lo portava a limitarsi persino nei rapporti con gli altri.
Tiziano è uno che pensa in grande, dice Jovanotti, e nel pop è una qualità fondamentale quella di sentirsi adatti a spaccare il mondo. Come orizzonti lui lo vede discendenti di Modugno o di Massimo Ranieri, che un po' glielo ricorda in certe sue intensità teatrali o interpretative.

Oggi tiziano è un trentenne sereno che nel suo libro autobiografico ha raccontato alcuni dettagli della sua vita affettiva. A volte, dice lui, non accettando alcuni dettagli di sé stessi si conduce una guerra immotivata. A certi bisogni invece bisogna rispondere in maniera naturale e serena, mentre lui per molti anni ha sempre risposto con le canzoni, come se le canzoni servissero ad ovviare anche alla sua timidezza che lo portava a limitarsi persino nei rapporti con gli altri.
Tiziano è uno che pensa in grande, dice Jovanotti, e nel pop è una qualità fondamentale quella di sentirsi adatti a spaccare il mondo. Come orizzonti lui lo vede discendenti di Modugno o di Massimo Ranieri, che un po' glielo ricorda in certe sue intensità teatrali o interpretative.
Tiziano ha anche qualcosa da dire riguardo al prezzo dei dischi, perché egli spesso sente persone che dicono che preferiscono scaricare musica gratis anziché comprarla, però non accetta chi gli dice che i dischi costano troppo, perché ormai un disco arriva a costare intorno ai 12 euro che, per un oggetto che rimarrà sempre nella tua vita non è affatto molto, soprattutto se si confronta con altri beni di lusso molto superflui di cui si potrebbe fare a meno. Tiziano però resta legato al disco come oggetto che ti può proiettare ogni volta verso un viaggio bellissimo che non ha prezzo.
Alla sua timidezza ha fatto molto bene il Gospel, che per lui è stato un punto di svolta, una sorta di chiave. A Latina intanto ancora cantano nei locali i Big Soul Mama, il gruppo nel quale Tiziano cantava in origine e con il quale ha maturato un sacco di esperienze.
Uno dei momenti della sua vita che Tiziano ricorda con più piacere risale alla fine della scuola, quando terminò gli esami di maturità e scoprì di aver avuto anche un voto più alto di quanto si aspettasse. Un vero e proprio giorno più felice di tutta la sua vita Tiziano non saprebbe però individuarlo.
Egli ricorda che la prima volta che sentì "Perdono" trasmesso da una radio era in macchina e rischiò di andare a sbattere.

Tiziano ha anche qualcosa da dire riguardo al prezzo dei dischi, perché egli spesso sente persone che dicono che preferiscono scaricare musica gratis anziché comprarla, però non accetta chi gli dice che i dischi costano troppo, perché ormai un disco arriva a costare intorno ai 12 euro che, per un oggetto che rimarrà sempre nella tua vita non è affatto molto, soprattutto se si confronta con altri beni di lusso molto superflui di cui si potrebbe fare a meno. Tiziano però resta legato al disco come oggetto che ti può proiettare ogni volta verso un viaggio bellissimo che non ha prezzo.
Alla sua timidezza ha fatto molto bene il Gospel, che per lui è stato un punto di svolta, una sorta di chiave. A Latina intanto ancora cantano nei locali i Big Soul Mama, il gruppo nel quale Tiziano cantava in origine e con il quale ha maturato un sacco di esperienze.
Uno dei momenti della sua vita che Tiziano ricorda con più piacere risale alla fine della scuola, quando terminò gli esami di maturità e scoprì di aver avuto anche un voto più alto di quanto si aspettasse. Un vero e proprio giorno più felice di tutta la sua vita Tiziano non saprebbe però individuarlo.
Egli ricorda che la prima volta che sentì "Perdono" trasmesso da una radio era in macchina e rischiò di andare a sbattere.

mercoledì 4 gennaio 2012

LATINA CHE MI PIACE!?

Latina è la città in cui sono nata e ci vivo da 55 anni.E' una città  che ha quasi 80 anni e purtroppo li dimostra tutti.Le immaggini che qui vedete nascondono le strade piene di buche e crepe, gli scivoli  poco praticabili non c'è armonia in questa citta e quando avviene qualcosa (come la caduta della neve) che copre le brutture la città diventa armoniosa e bella .Ecco perchè mi piacciono queste immagini

Latina che mi piace

Aggiungi didascalia

domenica 1 gennaio 2012

tanto per sorridere

Ariete. Attenzione! Per i nati sotto il segno dell’Ariete, il 2012 sarà un anno! Ricordate: meglio a testa bassa che a capo chino. 
To r o. Per i Toro si prevede un 2012! Sia per quelli con ascendente Sarchiapone, che per quelli con ascendente Babirussa. Se vostra moglie è fedele, nessun problema; altrimenti, almeno non fatevi prendere per le corna. 
Gemelli. Per i Gemelli il 2012 avrà 12 mesi, anche per chi ha Mercurio in transito intestinale. Non date troppa confidenza: restate abbottonati. 
Cancro. Importante: per i nati nel segno del Cancro il mese di agosto seguirà quello di luglio, perfino per chi ha Plutone nell’Equinozio. 
Leone. Non introducete animali vivi nel microonde, neanche nei giorni dispari della Luna nuova. Se vi supera una gazzella, potrebbero essere le forze dell’ordine: non mordetela.
Vergine . Non aprite la porta agli sconosciuti, state attenti ad attraversare la strada e abbiate cura di voi. Se indossate capi di lana, badate che siano coerenti con il vostro segno. 
Bilancia. Un 2012 equilibrato. Se siete in sovrappeso, non prendetevela con lo zodiaco. Questo vale anche per chi ha la Luna. 
Scorpione. Fate attenzione, qualcuno vi dirà qualcosa. Non punzecchiatelo. 
Sagittario. Prendete meglio la mira. Se vi sentite tesi, andate in vacanza ad Arco. 
Capricorno. Per voi comincia un nuovo anno. Ricordatelo, soprattutto se siete della prima o seconda o terza decade.
 Acquario. Gli Acquario di Genova non si montino la testa. Potrebbero sempre incontrare un Acquario di Valencia o di Barcellona. 
Pesci. Nel 2012 avrete un anno in più rispetto al 2011. Se amate la libertà, evitate gli Acquario. Attenti a chi è sveglio, chi dorme invece non vi piglia di sicuro. Salute ottima, come sempre.